sabato 10 dicembre 2011

Crema base al'ossido di zinco



Soffro da sempre di irritazioni e allergie, ho una pelle delicatissima e oggi, dopo una settimana di sofferenza per un'irritazione sul collo, ho deciso di spignattare una crema all'ossido di zinco. Vista la semplicità a reperire gli ingredienti e la facilità di preparazione condivido qui la ricetta che, in poche ore, ha risolto il mio problema.

In qualunque farmacia potete reperire:
ossido di zinco;
idrossietilcellulosa, nome commerciale natrosol;
montanov 68;
conservante tipo phenonip (parabeni in fenossietanolo).
Non serve nemmeno il bilancino di precisione, si lavora su quantità superiori al grammo.

In un becker mettete 85 gr di acqua calda, ma non bollente e 2 gr di idrossietilcellulosa, mescolate e avrete un bellissimo gel trasparente.
in un altro recipiente mettete 5 gr di montanov, 2 di burro di karitè, 2 di un olio ricco tipo oliva o musqueta, 3 gr di olio di jojoba, 3 di olio di riso e fate sciogliere nel microonde per pochi secondi.

Unite al gel già pronto e mescolate con un mixer. a questo punto aggiungete 20 gr di ossido di zinco e frullate di nuovo per farlo sciogliere bene. unite il conservante, di phenonip ne servono 25 gocce e mescolate di nuovo. Dopo averla provata ho aggiunto ulteriori 3 gr di gel di aloe, la rende più spalmabile e di rapido assorbimento.

La crema è pronta, ha un finish molto asciutto (chi ha la pelle secca può aumentare la quantità di olii e burri) e tende a sbiancare, per la grande quantità di ossido di zinco. chi ha provato almeno una volta la pasta di fissan sa di cosa si parla :), questa però è meno unta, senza petrolati e più spalmabile.

Testata da me e da un'amica è la panacea per irritazioni di ogni tipo, anche post depilazione e per gli sfoghi allergici tipo eritema. calma immediatamente bruciore e prurito e protegge la pelle. Perfetta anche per i bambini e le irritazioni da pannolino.

Pochissima spesa e massima resa; il tutto rispettando anche l'ambiente :)

lunedì 14 novembre 2011

Caramelle Ripiene



Da buona Emiliana amo le paste ripiene, questa mi è uscita particolarmente bene e condivido la ricetta.
Per i saccottini servono:
500 gr di farina;
5 uova;
500 gr di ricotta freschissima, meglio se di pecora;
qualche fogliolina di menta (a vostro gusto);
sale e pepe.

Per il sugo:
500 gr di zucchine;
1 spicchio di aglio;
poco latte;
sale, pepe e prezzemolo.


Preparare la sfoglia con la farina e le uova. Io metto sempre anche un cucchiaio di olio che la rende più elastica. Lasciatela riposare mentre preparate il ripieno che è semplicissimo; basta impastare insieme ricotta, sale, pepe e le foglioline di menta tritate sottilmente.

A questo punto tirate la sfoglia sottilissima e ritagliate dei cerchi di circa 5 cm di diametro. inumiditeli leggermente e mettete una noce di ripieno al centro, poi chiudeteli come sacchettini.
Man mano che sono pronti disponeteli in un vassoio e, appena completo ponetelo in congelatore per 15/20minuti. a quel punto i saccottini gelati possono essere messi in un sacchetto e conservati in congelatore anche per 6 mesi, non si attaccheranno e si conserveranno perfetti. al momento di cuocerli basterà gettarli, ancora congelati, in acqua bollente.

Per il sugo ho affettato sottilmente le zucchine e le ho saltate in padella, per pochi minuti, con uno spicchio di aglio schiacciato. Ho allungato tutto con del latte e ho fatto saltare con le caramelle appena cotte. a fine cottura ho aggiunto pepe e prezzemolo.

Il ripieno di menta si sposa benissimo con il sugo di zucchine. Ottime.


domenica 23 ottobre 2011

Macchie di Nicotina



Ok, questo post non vuole essere un invito a fumare, la scritta sul pacchetto del mio tabacco preferito non ha bisogno di ulteriori commenti, ma io fumo e, da quando ho smesso con le sigarette e sono passata al tabacco, ho il problema delle dita macchiate dalla nicotina :S.

Però ho risolto :) e oggi voglio spiegare anche a voi come fare.

Vi bastano del succo di limone e una limetta da unghie in cartone.
Bisogna mettere le dita a mollo nel succo di limone, io le lascio circa 5 minuti, poi inizio con la limetta usando il lato con la grana più sottile. Fa un po' schifo, si vede la pelle nera che si stacca, ma funziona egregiamente.

Da una settimana sto provando ad aggiungere poche gocce di limone alla crema mani, la sera prima di dormire e, devo dire, pare funzionare molto bene, le dita non si sono macchiate per niente.

mercoledì 21 settembre 2011

T days e vivere la città

E fu per pura curiosità che domenica andammo al Tdays_bo .
Io partendo dalla montagna e Valeria da Reggio Emilia.
Devo ammettere che da tempo non vivevo Bologna in questo modo, con la possibilità di camminare ovunque senza rischiare di essere investita da qualcosa, l'ultima volta però fu una bicicletta :S, e mi sono divertita, malgrado il maltempo che è arrivato verso le 15 a rovinare un po' la giornata.
Ho rischiato di svenarmi da ArteLibro, che aveva il suo stand proprio di fianco al Nettuno :).


Ho avuto tempo e modo per fare qualche foto. La parte figa era il poterlo fare dal centro della strada...






E anche di provare il bi-bo, del quale ignoravo l'esistenza, ma che ho trovato davvero utile e divertente.


Ed è proprio del bi-bo che vorrei parlare un po'. questo servizio di taxi a pedali, gratuito, disponibile su tutto il centro di Bologna e non solo durante il Tdays. Il bi-bo trasporta 2 passeggeri e volendo anche qualche valigia, funziona a pedali e i pedalatori sono tutti volontari! Ha dei pannelli solari sul tetto così da generare una pedalata assistita (e vi garantisco che in alcuni punti serve eccome).
La trovo un'idea semplicemente geniale.
Sul sito bi-bo è possibile sia dare un contributo monetario per questa iniziativa, sia dare la propria disponibilità come pedalatori. Al momento i taxi sono 9, ma presto ce ne saranno altri e, con l'aiuto di tutti, saranno sempre più spesso disponibili per chi deve recarsi in centro. Il loro esserci è un ulteriore buon motivo per far sì che il Tdays non resti solo un w-e ogni tanto, ma diventi la normalità a Bologna.

p.s. se vi siete persi l'asta delle bici rubate beh... peggio per voi :D

mercoledì 18 maggio 2011

Hennè






Circa un anno fa ho scoperto l'hennè jamila... e la mia vita è cambiata.

Credo ci siano almeno un migliaio di posti, tra blog, forum e siti, nei quali si parla di hennè, ma io voglio parlarvi di questa particolare marca e di come, grazie a lei, riesco a gestire i miei capelli, lunghi un metro, ricci e con una ricrescita velocissima.

Ho i capelli rossi naturali, ho iniziato a tingerli molto presto visto che già a 16 anni avevo parechi capelli bianchi, poi da qualche tempo la svolta hennè.  Intanto diciamo che dovevo tingere i capelli ogni 10/15 giorni al massimo, crescono davvero velocissimi e i bianchi sono tanti... non li posso vedere :S.
Fare un hennè è impegnativo, servono circa 3 ore e non sempre si ha voglia o tempo. Con il jamila ho scoperto la sherazade.
Certo, le più sgamate mi diranno che si può fare con qualunque hennè, ma non sano di cosa parlano. Questo è una polvere sottilissima, non ha assolutamente sabbia o residui e diventa una crema molto simile a quelle usate dal parrucchiere, quindi semplicissima da stendere.

La sherazade è il passo ulteriore, in questo modo, in un sol colpo, faccio un impacco, tingo e rendo più forti i miei capelli. Ah sì, con anche una spesa ridicola, una confezione da 100 gr di jamila costa 6 euro e ne uso circa 30 gr a volta...

Allora per la vostra sherazade dovete prendere 30 gr di hennè e impastarlo con acqua calda e un cucchiaio di limone. Poi lo mettete a riposare per 6/8 ore così si ossida e colora molto meglio. Passato questo tempo prendete il vostro pastrocchio e lo diluite, in proporzione 1/3 hennè e 2/3 balsamo. Personalmente trovo che il balsamo migliore per questo procedimento sia lo splend'or al cocco, non propriamente ecobio, ma un buon compromesso... a costo bassissimo pure lui, circa 1 euro a confezione.

Fatta la pappetta hennè e balsamo lavate i capelli con solo shampoo, asciugateli bene con un asciugamano e  stendete la pappetta sulla chioma, infilare una cuffia di plastica, coprire con un asciugamano e farvi i fatti vostri per la successiva mezz'ora. Ecco se lo tenete un'ora è anche meglio, ma già dopo mezz'ora il risultato è evidente.
A questo punto si sciacqua benissimo con acqua tiepida, a lungo per eliminare l'hennè e io passo solo un po' di ammorbidente almacabio (ricordate? ne abbiamo parlato qui). I capelli sono docili, forti e soprattutto di un bellissimo colore.

La sherazade la faccio una volta a settimana, in questo modo la ricrescita è sotto controllo e i miei capelli sono decisamente più robusti.
L'hennè jamila si trova quasi solo online, basta googlare ci sono diversi rivenditori ebay e anche negozi fisici che lo tengono. Poi pare che, a Bologna, lo si trovi alla bioprofumeria, in centrissimo.

domenica 15 maggio 2011

Fegato con cipolle



Non mangio spesso il fegato, non so perché, ma devo essere predisposta.
Questo è comunque un modo rapidissimo e supersaporito per servirlo in tavola.

Fate una base di cipolla, io la taglio con l'affettatrice, sottile e poi la stagliuzzo grossolanamente e la lascio imbiondire con pochissimo olio evo. Intanto tagliate il fegato a striscioline e, appena la cipolla è imbiondita, buttatelo in padella. Fate cuocere velocemente, a fuoco alto, salando e pepando. Bastano pochissimi minuti, non fatelo diventare una suola di scarpa...

Impiattate e guarnite con aceto balsamico. Buonissimo :)

Frittata con Brie e salsa al fondente



Facilissima e pronta in 5 minuti.

Fate sciogliere, in una padella antiaderente, alcune fettini sottili di brie, rompeteci dentro le uova, salate, pepate e mescolate. Portate poi a cottura come una normale frittata.
Nel contempo sciogliete al microonde un quadretto di cioccolato fondente 90% con poche gocce di latte, giusto per ammorbidire un poco.
Servite la frittata decorandola col cioccolato caldo.
Ho accompagnato con peperoni grigliati ripassati in padella con aglio e prezzemolo e con alcune cipolline in agrodolce.

Buon pranzo :)

giovedì 5 maggio 2011

Capelli ecobio



Nella foto i capelli miei e di due amiche che si sono prestate :), capelli ecobio di ogni colore.

La conversione all'ecobio, per quanto riguarda i capelli, non è quasi mai indenne da qualche problema.
Intanto serve un po' di tempo. Eliminare il silicone e il petrolio non è un processo immediato, anche se prendete lo shampoo migliore del mondo servono comunque diversi lavaggi e, nel frattempo, i capelli non appariranno al meglio. Quindi prendetevi tempo, almeno 5/6 lavaggi.

Scegliete uno shampoo, io mi trovo benissimo con i bjobj, ma, per chi ha i capelli ricci e crespi, consiglio un periodo di transizione con i lavera, shampoo e balsamo alla rosa sono ottimi e facilmente reperibili sia online, sia nei negozi biologici o naturasì.

Per i miei capelli uso una routine collaudata che prevede:
impacco settimanale di olio, su capello umido;
lavaggio con shampoo bjobj;
risciacquo con ammorbidente almacabio (è un ammorbidente ecobio a base di esterquat) diluito in proporzione 1/10 con acqua (1 parte di ammorbidente e 10 di acqua).

L'esterquat è un condizionante che si trova anche in molti balsami tradizionali, è decisamente acido e quindi serve a chiudere bene le squame del capello, rendendolo morbido e lucente. Su di me funziona meglio di qualunque balsamo perchè non appesantisce minimamente e districa benissimo. L'ammorbidente ecobio almacabio è praticamente solo esterquat.

Ultimo, ma non ultimo il discorso risparmio. L'ammorbidente costa circa 4 euro per un litro, che una volta diluito diventano 10 litri di prodotto finito. Gli shampoo ecobio sono sempre parecchio concentrati, infatti consiglio sempre di usarli diluiti (30 di shampoo e 70 di acqua generalmente) tramite uno spargishampoo. Va benissimo anche un vecchio flacone di quelli delle tinte per capelli, io uso quello infatti.

Mi permetto di segnalarvi un paio di negozi online che possono aiutarvi a cambiare le vostre abitudini, io mi servo spesso da loro e le proprietarie Angela e Francesca sono sempre gentilissime e disponibili per risolvere dubbi o dare consigli

lunedì 2 maggio 2011

Ingredienti dei cosmetici (da evitare)



Bella immagine vero?

Petrolio sparso, probabilmente da una nave, che inquina mari e coste. In abbinato il silicone, sì tipo saratoga, quello per sigillare i sanitari in bagno. Ecco la maggior parte delle persone queste cose se le spalma su viso, corpo e capelli...


Cerchiamo di capire come individuarli nei cosmetici, in modo da poterli evitare.

Per i derivati del petrolio è abbastanza facile, basta evitare:

petrolatum;

paraffinum liquidum;

mineral oil.


Per i siliconi bisogna guardare la desinenza finale della parola evitando tutto quello che termina in:

one, thicone (siliconi pesanti come dimethicone);

xane, siloxane (silicone volatile come pentasiloxane).

Ci sono poi altre sostanze altamente inquinanti che si trovano sparse un po' ovunque:

disinfettanti (dei quali un organismo sano non ha alcuna necessità) come triclosan o chlorexidine.

I PEG e PPG -i DEA, MEA, TEA, MIPA.

La formaldheyde e le sostanze che ne rilasciano come diazolidinyl urea o DMDM Hydantoin.

Il Propylen Glycol che non è altro che il classico antigelo che mettete nella vostra auto :S.

DEA, MEA, TEA, si trovano combinate al composto che vanno a neutralizzarem quindi si trovano scritte come cocamide MEA.

Sodium Lauryl Sulfate (SLS), Amonium Lauryl Sulfate, TEA-lauryl sulfate, Magnesium Laureth sulfate, MEA Laureth Sulfate. Sono tensioattivi sintetici molto aggressivi, causa delle sempre più numerose dermatiti che si vedono in giro

Il carbomer anche abbinato a crossopolymer o acrylate.

sabato 30 aprile 2011

Impacchi pre-shampoo



Nelle nostre cucine abbiamo moltissimi ingredienti che possono essere utili per i nostri capelli.

Un grande classico è l'olio evo, utilizzato per impacchi, va bene su ogni tipo di capello. L'unica raccomandazione, da seguire sempre, è applicarlo sui capelli umidi, mai asciutti o, nel tempo, tende a seccarli ulteriormente. Si possono usare anche altri olii naturalmente, ad esempio jojoba, karitè, ma anche semplice olio di semi per cucinare.

L'impacco di olio si può poi arricchire con altri ingredienti, da scegliere guardando il tipo di capello e il risultato che si vuole ottenere.

Il limone può essere utile su cuti tendenti al grasso e sui capelli chiari, tenuto in posa, magari esponendosi un po' al sole, aiuta a schiarirli ulteriormente.

Il miele è nutriente per definizione, quindi via libera su tutti i tipi di capelli. Basta mescolarlo con olio prima di stenderlo sui capelli, ripeto umidi.

Una banana tritata è già di suo un ottimo impacco, adatto a tutti i tipi di capello, ma personalmente preferisco sempre aggiungere yogurt, olio e miele, o al limite un poco di balsamo senza siliconi e petrolati.

Lo yogurt è un'ottimo impacco per capelli grassi, li rende docili e morbidissimi senza ingrassare il cuoio cappelluto. Si può miscelare con il limone e il miele per potenziarne l'effetto.

Il cacao addolcisce ogni tipo di capello e lo rende profumatissimo. Si può usare anche come impacco dopo shampoo, mescolando un cucchiaino di cacao in polvere al vostro solito balsamo.


Dopo aver fatto un impacco così naturale sarebbe un peccato lavare i capelli con qualche shampoo a base siliconica o petrolifera, quindi, nelle prossime puntate, vi racconterò come scegliere uno shampoo e un balsamo naturali.