mercoledì 18 maggio 2011

Hennè






Circa un anno fa ho scoperto l'hennè jamila... e la mia vita è cambiata.

Credo ci siano almeno un migliaio di posti, tra blog, forum e siti, nei quali si parla di hennè, ma io voglio parlarvi di questa particolare marca e di come, grazie a lei, riesco a gestire i miei capelli, lunghi un metro, ricci e con una ricrescita velocissima.

Ho i capelli rossi naturali, ho iniziato a tingerli molto presto visto che già a 16 anni avevo parechi capelli bianchi, poi da qualche tempo la svolta hennè.  Intanto diciamo che dovevo tingere i capelli ogni 10/15 giorni al massimo, crescono davvero velocissimi e i bianchi sono tanti... non li posso vedere :S.
Fare un hennè è impegnativo, servono circa 3 ore e non sempre si ha voglia o tempo. Con il jamila ho scoperto la sherazade.
Certo, le più sgamate mi diranno che si può fare con qualunque hennè, ma non sano di cosa parlano. Questo è una polvere sottilissima, non ha assolutamente sabbia o residui e diventa una crema molto simile a quelle usate dal parrucchiere, quindi semplicissima da stendere.

La sherazade è il passo ulteriore, in questo modo, in un sol colpo, faccio un impacco, tingo e rendo più forti i miei capelli. Ah sì, con anche una spesa ridicola, una confezione da 100 gr di jamila costa 6 euro e ne uso circa 30 gr a volta...

Allora per la vostra sherazade dovete prendere 30 gr di hennè e impastarlo con acqua calda e un cucchiaio di limone. Poi lo mettete a riposare per 6/8 ore così si ossida e colora molto meglio. Passato questo tempo prendete il vostro pastrocchio e lo diluite, in proporzione 1/3 hennè e 2/3 balsamo. Personalmente trovo che il balsamo migliore per questo procedimento sia lo splend'or al cocco, non propriamente ecobio, ma un buon compromesso... a costo bassissimo pure lui, circa 1 euro a confezione.

Fatta la pappetta hennè e balsamo lavate i capelli con solo shampoo, asciugateli bene con un asciugamano e  stendete la pappetta sulla chioma, infilare una cuffia di plastica, coprire con un asciugamano e farvi i fatti vostri per la successiva mezz'ora. Ecco se lo tenete un'ora è anche meglio, ma già dopo mezz'ora il risultato è evidente.
A questo punto si sciacqua benissimo con acqua tiepida, a lungo per eliminare l'hennè e io passo solo un po' di ammorbidente almacabio (ricordate? ne abbiamo parlato qui). I capelli sono docili, forti e soprattutto di un bellissimo colore.

La sherazade la faccio una volta a settimana, in questo modo la ricrescita è sotto controllo e i miei capelli sono decisamente più robusti.
L'hennè jamila si trova quasi solo online, basta googlare ci sono diversi rivenditori ebay e anche negozi fisici che lo tengono. Poi pare che, a Bologna, lo si trovi alla bioprofumeria, in centrissimo.

domenica 15 maggio 2011

Fegato con cipolle



Non mangio spesso il fegato, non so perché, ma devo essere predisposta.
Questo è comunque un modo rapidissimo e supersaporito per servirlo in tavola.

Fate una base di cipolla, io la taglio con l'affettatrice, sottile e poi la stagliuzzo grossolanamente e la lascio imbiondire con pochissimo olio evo. Intanto tagliate il fegato a striscioline e, appena la cipolla è imbiondita, buttatelo in padella. Fate cuocere velocemente, a fuoco alto, salando e pepando. Bastano pochissimi minuti, non fatelo diventare una suola di scarpa...

Impiattate e guarnite con aceto balsamico. Buonissimo :)

Frittata con Brie e salsa al fondente



Facilissima e pronta in 5 minuti.

Fate sciogliere, in una padella antiaderente, alcune fettini sottili di brie, rompeteci dentro le uova, salate, pepate e mescolate. Portate poi a cottura come una normale frittata.
Nel contempo sciogliete al microonde un quadretto di cioccolato fondente 90% con poche gocce di latte, giusto per ammorbidire un poco.
Servite la frittata decorandola col cioccolato caldo.
Ho accompagnato con peperoni grigliati ripassati in padella con aglio e prezzemolo e con alcune cipolline in agrodolce.

Buon pranzo :)

giovedì 5 maggio 2011

Capelli ecobio



Nella foto i capelli miei e di due amiche che si sono prestate :), capelli ecobio di ogni colore.

La conversione all'ecobio, per quanto riguarda i capelli, non è quasi mai indenne da qualche problema.
Intanto serve un po' di tempo. Eliminare il silicone e il petrolio non è un processo immediato, anche se prendete lo shampoo migliore del mondo servono comunque diversi lavaggi e, nel frattempo, i capelli non appariranno al meglio. Quindi prendetevi tempo, almeno 5/6 lavaggi.

Scegliete uno shampoo, io mi trovo benissimo con i bjobj, ma, per chi ha i capelli ricci e crespi, consiglio un periodo di transizione con i lavera, shampoo e balsamo alla rosa sono ottimi e facilmente reperibili sia online, sia nei negozi biologici o naturasì.

Per i miei capelli uso una routine collaudata che prevede:
impacco settimanale di olio, su capello umido;
lavaggio con shampoo bjobj;
risciacquo con ammorbidente almacabio (è un ammorbidente ecobio a base di esterquat) diluito in proporzione 1/10 con acqua (1 parte di ammorbidente e 10 di acqua).

L'esterquat è un condizionante che si trova anche in molti balsami tradizionali, è decisamente acido e quindi serve a chiudere bene le squame del capello, rendendolo morbido e lucente. Su di me funziona meglio di qualunque balsamo perchè non appesantisce minimamente e districa benissimo. L'ammorbidente ecobio almacabio è praticamente solo esterquat.

Ultimo, ma non ultimo il discorso risparmio. L'ammorbidente costa circa 4 euro per un litro, che una volta diluito diventano 10 litri di prodotto finito. Gli shampoo ecobio sono sempre parecchio concentrati, infatti consiglio sempre di usarli diluiti (30 di shampoo e 70 di acqua generalmente) tramite uno spargishampoo. Va benissimo anche un vecchio flacone di quelli delle tinte per capelli, io uso quello infatti.

Mi permetto di segnalarvi un paio di negozi online che possono aiutarvi a cambiare le vostre abitudini, io mi servo spesso da loro e le proprietarie Angela e Francesca sono sempre gentilissime e disponibili per risolvere dubbi o dare consigli

lunedì 2 maggio 2011

Ingredienti dei cosmetici (da evitare)



Bella immagine vero?

Petrolio sparso, probabilmente da una nave, che inquina mari e coste. In abbinato il silicone, sì tipo saratoga, quello per sigillare i sanitari in bagno. Ecco la maggior parte delle persone queste cose se le spalma su viso, corpo e capelli...


Cerchiamo di capire come individuarli nei cosmetici, in modo da poterli evitare.

Per i derivati del petrolio è abbastanza facile, basta evitare:

petrolatum;

paraffinum liquidum;

mineral oil.


Per i siliconi bisogna guardare la desinenza finale della parola evitando tutto quello che termina in:

one, thicone (siliconi pesanti come dimethicone);

xane, siloxane (silicone volatile come pentasiloxane).

Ci sono poi altre sostanze altamente inquinanti che si trovano sparse un po' ovunque:

disinfettanti (dei quali un organismo sano non ha alcuna necessità) come triclosan o chlorexidine.

I PEG e PPG -i DEA, MEA, TEA, MIPA.

La formaldheyde e le sostanze che ne rilasciano come diazolidinyl urea o DMDM Hydantoin.

Il Propylen Glycol che non è altro che il classico antigelo che mettete nella vostra auto :S.

DEA, MEA, TEA, si trovano combinate al composto che vanno a neutralizzarem quindi si trovano scritte come cocamide MEA.

Sodium Lauryl Sulfate (SLS), Amonium Lauryl Sulfate, TEA-lauryl sulfate, Magnesium Laureth sulfate, MEA Laureth Sulfate. Sono tensioattivi sintetici molto aggressivi, causa delle sempre più numerose dermatiti che si vedono in giro

Il carbomer anche abbinato a crossopolymer o acrylate.